Il D.M. 2 settembre 2021 sostituisce lo storico di D.M. 10 marzo 1998, Introducendo alcune novità di rilievo sulla formazione degli addetti antincendio e le modalità di erogazione dei corsi antincendio.
Le principali novità sono:
1 Il datore di lavoro è tenuto a predisporre un piano di emergenza quando:
- nel luogo di lavoro sono occupati almeno dieci lavoratori
- nei luoghi di lavoro aperti al pubblico dove sono presenti contemporaneamente più di 50 persone indipendentemente dal numero di lavoratori (novità introdotta dal nuovo decreto)
- luoghi di lavoro che rientrano nell’allegato I D.P.R.n. 151/2011.
Al di fuori dei suddetti casi, il datore di lavoro è comunque obbligato ad adottare misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio.
2. la formazione si articolain tre livelli: livello 1, livello 2 e livello 3; con possibilità di svolgere la parte teorica in modalità videoconferenza e introduzione di una prova pratica anche per le attività livello 1
3. gli addetti antincendio hanno l’obbligo di frequentare corsi di aggiornamento con periodicità quinquennaleTutti i lavoratori dovranno ricevere un’adeguata informazione e formazione sui rischi di incendio presenti presso la propria attività.
4. nuovi requisiti dei docenti formatori
5. occorre l’attestato di idoneità tecnica, e quindi frequentare corsi di formazione e addestramento erogati dal corpo nazionale dei vigili del fuoco, determinate realtà individuate nell’Allegato IV al decreto:
Pertanto, è importante, con l’entrata in vigore del presente Decreto, verificare l’eventuale necessità di procedere all’aggiornamento della Valutazione Rischio Incendio aziendale, parte integrante del DVR, o, ove necessario, procedere alla realizzazione
del Piano di Emergenza ed Evacuazione o al suo aggiornamento; controllare che gli addetti all’antincendio abbiano formazione effettuata entro i cinque anni precedenti; procedere con l’informazione e la formazione di tutti i lavoratori sui rischi
incendio presenti presso l’attività.
