La legge modifica i termini di attuazione del RENTRI per enti e imprese che
dovevano iscriversi entro il 13 febbraio 2025.
Nello specifico l’art.11, comma 2-bis, dispone che:
“2 -bis. Ai fini dell’operatività del Registro elettronico nazionale per la
tracciabilità dei rifiuti, di cui all’articolo 188 -bis del decreto legislativo
3 aprile 2006, n. 152,…, il termine di sessanta giorni previsto dall’articolo
13, comma 1, lettera a) , del regolamento di cui al decreto del Ministro
dell’ambiente e della sicurezza energetica 4 aprile 2023, n. 59, è aumentato a
centoventi giorni”.
Si modifica il termine per l’iscrizione obbligatoria al RENTRI che passa da
60 a 120 giorni e quindi dal 13 febbraio al 14 aprile 2025.
Tuttavia, non si tratta diuna proroga immediata,poiché
entro il 27 marzo (“entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge
di conversione”) il MASE dovrebbe adottareun DM per prorogare “ex post“il termine del 13 febbraio fino al 14 aprile 2025 (120 giorni dal termine
del 15 dicembre 2024).
Questo costringerebbe tutti gli operatori a tornare ai modelli cartacei di
FIR e Registri C/S del 1998, ma solo fino al 14 aprile (per soli 14 giorni) per
poi ripartire il 15 aprile con i nuovi modelli in vigore già dal 13 febbraio
scorso.
In assenza di certezza normativa, i soggetti obbligati che ancora non si
sono iscritti al RENTRI rimangono esposti alle relative sanzioni e pertanto bisogna
continuare ad utilizzare i nuovi modelli di FIR e registro.
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