CGIL, CISL e UIL hanno sottoscritto, sabato 14 marzo, con il Governo il “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Un protocollo condiviso con indicazioni operative alle aziende, per attuare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria.

Le attività lavorative possono proseguire solo se si assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione.

Le aziende attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, alla riduzione o sospensione dell’attività lavorativa potranno intervenire per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro. È previsto l’utilizzo dello smart working, sono incentivate ferie e congedi retribuiti.

Altre linee guida molto importanti riguardano: l’informazione ai dipendenti, gli accessi dei dipendenti e dei fornitori possibili se con procedure di controllo e scaglionati, un’adeguata pulizia dei locali, le precauzioni igieniche, la fornitura dei dispositivi di protezione individuale e le riunioni che vanno organizzate privilegiando i collegamenti a distanza o riducendo al minimo le presenze, garantendo le distanze e l’areazione dei locali.