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Come guardiamo al 2021?

Come guardiamo al 2021?

Condividiamo l’interessante riflessione sviluppata nell’articolo “Il difficile 2021 delle imprese italiane e l’efficacia dei decreti”, scritto da Francesco Bruno per Il Sole 24 ore on line.
È chiaro che la pandemia che stiamo vivendo ci sta mettendo a dura prova a diversi livelli: sociale, economico, umano e la riflessione di Bruno è dedicata alle imprese: “Occorre necessariamente distinguere tra chi aveva le spalle robuste e chi non le aveva a Febbraio 2020. Le prime, salvo pochi settori, stanno soffrendo, ma hanno fieno in cascina a sufficienza per continuare a respirare. Le seconde non solo stanno soffrendo, ma rischiano di scomparire. Sono tante, infatti, le aziende che sopravvivono grazie agli aiuti pubblici, che un giorno finiranno. E allora la domanda sorge spontanea: cosa ne sarà del nostro tessuto economico?”.
Potrebbero resistere le imprese migliori ed uscire dal mercato le più inefficienti, ma in realtà si evidenzia come le cose potrebbero andare anche peggio perché “…in generale, le nostre imprese non sono arrivate allo scoppio dell’emergenza nel migliore dei modi.”.
Le imprese in stato di crisi nel 2018 erano circa 48.000 e senza gli interventi introdotti dal governo il numero sarebbe salito a 94.000 nel 2020. 
È comunque un numero molto preoccupante perché si tratta di imprese che impiegano quasi un milione di lavoratori.
Segue poi un’analisi di impatto delle varie misure governative, in base al settore di appartenenza e in base al territorio, per concludere che “I nodi del passato stanno venendo al pettine.” 
“Resistere potrebbe non bastare. E’ giunto il momento di compiere un salto di qualità che favorisca il rafforzamento del nostro tessuto economico, respingendo le tentazioni dirigiste. Non è mai troppo tardi.”